La casa patriziale di Quinto è stata realizzata nel 1904 con un progetto dell’architetto Ghezzi A. di Locarno.

 

L’edificio con murature in pietra naturale intonacate spicca per volumetria e tipologia architettonica denunciando il suo carattere pubblico.

 

Posta al fianco della chiesa dei santi Pietro e Paolo completa la disposizione concentrica, particolare caratteristica del nucleo di Quinto.

 

Numerosi interventi come la modifica delle aperture e l’abbassamento del campo stradale con il piazzale antistante, hanno cambiato in modo importante le proporzioni dell’edificio.

 

Nel 2003 l’allora Ufficio Patriziale si chinava sulla evidente necessità d’intervenire con un risanamento generale della struttura, dando l’incarico all’architetto Giorgio Guscetti di Ambrì. Purtroppo a quel tempo a causa dell’incertezza sorta sull’eventuale aggregazione dei Comuni dell’Alta Leventina, il municipio di Quinto, non potendo garantire la sua presenza nell’edificio vanificava il piano di finanziamento.

 

Essendo l’aggregazione non andata in porto, dopo alcuni anni, ritorna d’attualità il progetto.

 

Nel 2009 si chiede quindi all’architetto Guscetti di aggiornare il progetto di risanamento seguendo le indicazioni dell’Ufficio Patriziale.

  • Sostituzione del sistema di riscaldamento elettrico con una diversa fonte energetica tenendo in considerazione le nuove disposizione relative all’isolamento termico degli edifici pubblici;
  • Rifacimento di tutti i servizi igienici della casa;
  • Riorganizzazione e ottimizzazione degli spazi;
  • Rifacimento totale dell’impiantistica;
  • Verifica della copertura;
  • Inserire un ascensore per disabili;
  • Creare gli spazi necessari ad ospitare l’archivio comunale e patriziale;
  • Altri lavori di risanamento indispensabili;
  • Non oltrepassare il preventivo del 2003.

 

Per il riscaldamento viene installato un impianto a pellets. Parallelamente sono stati isolati tutti i locali dall’interno così da poter riscaldare autonomamente ogni singolo locale.
Nell’ambito di questi lavori sono state adottate le disposizioni “minergie” obbligatorie a partire dall’1.1.2009.
Nell’ambito del riordino degli spazi al Comune viene dato il primo piano dove già prima si trovava la cancelleria. Al secondo piano è stata ampliata la sala delle assemblee e realizzata una nuova saletta multiuso per più usufruenti.
Al terzo piano troviamo l’archivio e due uffici. I tre piani sono raggiungibili con un ascensore.
Nel seminterrato viene allestito un locale spazio commerciale.
Il costo complessivo dell’investimento si attesta a 1.7 mio di franchi.

Nella primavera del 2010 hanno inizio i lavori, i quali terminano nel 2012 a piena soddisfazione dei patrizi e di tutta la popolazione.
Da allora il comune è il principale affittuario, mentre lo spazio commerciale è affittato da un’artigiana orafa, (la bütea).