Gita dei patrizi 2022 – Bosco delle carbonere e Centralina SES
Dal 1996, in occasione della festa del digiuno federale, il Patriziato organizza una giornata dei patrizi alla quale possono partecipare tutti, anche i non patrizi. In occasione di questa giornata il forestale Valerio Jelmini organizza un’uscita sul terrirorio con lo scopo di far conoscere aspetti legati al bosco spesso sconosciuti alla maggior parte dei cittadini.
Da un paio di stagioni viene proposta la gita nelle Faure del Comune e quest’anno è toccato ai boschi di Altanca. A proposito ricordiamo che le faure sono i boschi a ridosso degli abitati e che in passato beneficiavano di uno statuto di protezione particolare prima che dalla fine del ottocento questo fu garantito dalle leggi sulle foreste.
Nel 2022 Il programma prevedeva la salita da Piotta ad Altanca con la funicolare e la discesa a piedi attraverso i sentieri delle Carbonere fino al fiume Ticino a Piotta.
È stata l’occasione per presentare il bosco e come la natura ha reagito a seguito dei frequenti tagli fitosanitari. È stato interessante, per esempio, osservare come le latifoglie stanno colonizzando aree che fino a pochi decenni or sono erano esclusivamente destinate ad ospitare le conifere.
Toccando l’aspetto legato alla funzione di protezione dei boschi si è pure accennato ai ripari del Föisch, costruiti in parte nella prima metà del 20esimo secolo e poi ancora dopo il 1951 – anno orribilis dal punto di vista valanghivo – e che tuttora garantiscono una buona sicurezza per le valanghe che si staccano oltre il limite del bosco. A tale proposito è stato illustrato il progetto di completamento delle opere del comprensorio realizzato fra il 2015 e il 2022 proprio per migliorare ulteriormente la sicurezza per le costruzioni sottostanti e in particolare per il Sanatorio.
Nei pressi del Sanatorio è stata l’occasione per ripercorrerne la storia e le date salienti. Storia che inizia nel lontano 1899 e che termina nel 1962. Una storia fatta, di successi e sconfitte, di persone e di vite con percorsi e aspetti sociali diverse l’una dall’altra e altre storie legate alle vicissitudini delle persone che hanno contribuito alla realizzazione e alla gestione di questo importante nosocomio. Una storia anzitutto economica, con i fallimenti e i cambiamenti di proprietà attraverso le due grandi guerre.
Sempre durante la giornata è stata presentata un’antica attività, quella delle carbonaie e dei carbonai, che dà il nome al toponimo. Attività legata a momenti duri della vita rurale di un tempo, quando grazie al carbone si riusciva a realizzare un piccolo guadagno grazie alla legna presenti in abbondanza. Tecnicamente si trattava di un operazione complessa che necessitava di grande esperienza dedizione e pazienza.
Per concludere la comitiva è arrivata alla vecchia centralina della SES, ormai in disuso, ma che quando era in funzione produceva energia elettrica sufficiente a riscaldare un centinaio di economie domestiche. Costruita nel 1908 è rimasta in servizio fino al 1965. Il sistema prevedeva il convogliamento di un dato quantitativo d’acqua dal fiume Ticino, attraverso un canale, fino alla centrale per poi sfruttare tramite 3 turbine, il dislivello di ca. 10 m che c’era fra la presa e le macchine. La centrale aveva una potenza installata di 281 kw. Fu messa fuori esercizio negli anni ’70 con la realizzazione del bacino di Airolo e la costruzione della nuova centrale AET a Piotta.
La gita, sempre ben frequentata, è poi terminata con un aperitivo e pranzo offerto dal Patriziato presso il capannone delle feste di Lurengo.